
Markus Eder, secondo me è l’esempio di atleta che non ha bisogno di presentazioni. Ho pensato molto in questi giorni, dopo aver visto questa part ora mai 10 volte e aver visto quanto è stata condivisa sui social e sui principali magazine di settore e non. Questa video part è nel film Ruin and Rose il nuovo film di MSP, già presentato in anteprima a Milano Montagna e trasmette veramente molte cose, non è solo freeski quello che c’è in queste immagini.
Qualcuno di voi ha sciato con Markus, qualcuno l’ha visto a qualche premiere, qualcuno di voi ha letto qualche intervista, visto tutti i suoi video e l’ha visto crescere dal park passando dalle gare di slopestyle fino al freeride, qualcuno ci ha parlato e ci ha condiviso giri in seggiovia, qualcuno forse non ne ha mai sentito parlare o non l’ha mai visto (ovviamente chi magari è una new entry del mondo del freeride e del freestyle o chi semplicemente fa altro nella vita che andare a sciare). Ma bastano meno di 3 minuti di questo video per vedere che Markus sa sciare gran bene, lo diamo per assioma, tecnica, controllo e stile sono la sua essenza, e no il suo non è solo talento, lui la progressione la dimostra.
Vediamo migliaia di video l’anno sui social, su youtube e alla televisione. Ma vi siete mai fermati a pensare a quante emozioni belle e difficili ci sono dietro 6 minuti di video? Scegliere di trasmettere qualcosa con un video non è cosa da tutti, ed è una scelta fatta insieme tra atleta e videomaker. Viene data l’importanza a dei momenti per me essenziali: cadere e apprezzare di aver provato a fare qualcosa (in questo caso non di sicuro la più semplice), di aprire le braccia e respirare e realizzare di aver chiuso la run, di spingere il limite, costruire e crescere i propri valori esplorando il mondo esterno, affrontando delle pareti incredibili e ma non dimenticando di divertirsi a fare nosepress sulla soffice neve, non è solo freeski quello che c’è nella video part di Markus. 6 minuti dove vorresti vederne ancora 6, e poi altri 6 e poi ancora perché nel tempo che dedichi tu a guardare un video comprendi che non è solo fortuna la sua, ma il limite delle creste su cui scia Markus e i pendii ripidi che con estrema bellezza vengono percorsi ti fanno capire che questo ragazzo con quello che sa fare meglio è capace di trasmetterti emozioni, troppe per descriverle a parole. Per concludere ricordando e modificando un famoso frammento di un libro penso a questo video e dico:
L’essenziale è visibile agli occhi
Volete vedere tutto il film? Cliccate qui perché merita veramente skimovie.com/portfolio-item/ruin-rose-2016/
Follow
Facebook: facebook.com/MSPFilms
Instagram: instagram.com/mspfilms
Twitter: twitter.com/mspfilms
The post Markus Eder & Ruin and Rose: l’essenziale è visibile agli occhi – Athlete Edit appeared first on 4Skiers.